Morata dal ritiro della Spagna: “Giocare per il mio Paese è il dono più grande”

L’attaccante del Como parla del futuro in nazionale, delle difficoltà affrontate e della voglia di restare al servizio della Roja

3 Min Read

Dal ritiro della nazionale spagnola, Álvaro Morata si è raccontato con la sincerità di chi ha vissuto tante esperienze e non ha paura di mostrare la propria umanità. L’attaccante del Como, chiamato ancora una volta a vestire la maglia della Roja, ha espresso emozioni e pensieri che vanno oltre il calcio giocato: «Mi sento bene, non vedo l’ora di scendere in campo. Non è mai facile partecipare a un Mondiale, anche se dall’esterno può sembrare così. Essere qui è sempre un privilegio».

Pubblicità

Tra entusiasmo e consapevolezza del futuro

Morata non nasconde la possibilità che questa possa essere una delle ultime fasi della sua carriera in nazionale, ma affronta il tema con lucidità: «Ho passato così tante cose che non penso al futuro. Domani potrei avere un infortunio, quindi preferisco vivere ogni occasione con entusiasmo. Rappresentare il mio Paese è la cosa più bella che mi sia capitata».

Anche quando lo spazio in campo si riduce, come dimostrano i soli dieci minuti giocati nelle ultime tre partite, il bomber non perde serenità: «Ho avuto compagni straordinari come David Silva o Cesc Fabregas, che non sempre erano titolari ma non hanno mai fatto pesare nulla. È questo lo spirito che bisogna avere: essere qui è una benedizione».

Le difficoltà superate e il ruolo da leader silenzioso

Il centravanti ha ricordato i momenti difficili vissuti in carriera, parlando anche della depressione che ha dovuto affrontare. «Grazie a Dio ho avuto mia moglie e gli amici al mio fianco», ha detto, sottolineando come quelle esperienze lo abbiano reso più forte e consapevole.

Ecco perché oggi, davanti all’eventualità di partire dalla panchina, Morata non si scompone: «Aiuterò la squadra in ogni modo, che sia in campo, sugli spalti o nello spogliatoio. Voglio che la Spagna vinca sempre, ed è questo ciò che conta». Con queste parole, Morata conferma di essere non solo un attaccante di livello internazionale, ma soprattutto un uomo capace di trasformare le difficoltà in energia positiva per sé e per chi gli sta accanto.

Share This Article
Nessun commento