Como-Genoa, Fabregas: “Ora sì, chiamatemi allenatore. Pronti a una sfida intensa”

Il tecnico spagnolo presenta il match di lunedì al Sinigaglia, parlando della crescita del gruppo, dei singoli e della sua nuova carriera in panchina.

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A due giorni dalla delicata sfida contro il Genoa, in programma lunedì sera allo stadio Sinigaglia, Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo di Mozzate. L’allenatore del Como ha toccato tanti temi: dalla propria soddisfazione personale dopo aver ottenuto il patentino UEFA Pro fino alle insidie del match con i rossoblù di Vieira.

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Ora sì, potete chiamarmi allenatore – ha detto sorridendo –. È stato un percorso lungo e impegnativo, ma sono orgoglioso di averlo completato in Italia, un Paese che mi ha dato tanto. Questo è un passo importante per la mia carriera”.

Le insidie del Genoa e lo stato della squadra

Fabregas si aspetta una gara molto combattuta: “Il Genoa è aggressivo, pressa a tutto campo. Sarà una partita fisica e veloce, dovremo essere pronti a soffrire ma anche a sfruttare le occasioni con maggiore lucidità rispetto alle ultime uscite”.

Sul fronte della rosa, il tecnico ha confermato che tutti i Nazionali sono rientrati in buone condizioni, fatta eccezione per gli infortunati Diao e Van der Brempt. In gruppo anche Diego Carlos, che potrebbe avere spazio, mentre Kuhn e Addai, protagonisti con il Mantova, sono in corsa per una maglia da titolare. Fiducia ribadita anche a Baturina: “Ha solo 22 anni, serve tempo. Non dobbiamo caricarlo di pressioni, ma credo molto in lui”.

Morata, rientrato dalla Nazionale senza minutaggio significativo, resta un punto fermo: “Sta recuperando la condizione, giocare una volta a settimana ci aiuta a gestirlo meglio”.

La fascia a Da Cunha e l’evoluzione del calcio italiano

Fabregas ha poi parlato della scelta di Lucas Da Cunha come nuovo capitano: “Rappresenta cultura, serietà e valori forti. È un leader silenzioso ma fondamentale per il nostro progetto”.

Sul campionato italiano ha offerto una riflessione: “La Serie A è cresciuta, il livello si è alzato con tanti nuovi giocatori forti. Bisogna migliorare però sul tempo effettivo di gioco: oggi si gioca appena 57 minuti reali, dobbiamo offrire di più al pubblico”.

Infine, un pensiero su Patrick Vieira, allenatore del Genoa ed ex rivale in campo: “Ho grande rispetto per lui, ha cambiato il suo modo di allenare rendendo la squadra più diretta e concreta. Sarà bello affrontarlo in panchina”.

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