Un campionato fa, alla vigilia della terza giornata, il Como si presentava con poche certezze ma una convinzione chiara: il tandem Belotti-Cutrone sarebbe stata la chiave per la salvezza. La formula sembrava semplice: confermare il 4-2-2-2 della promozione sostituendo Gabrielloni con il Gallo. Un’operazione che aveva entusiasmato piazza e società, tanto che Belotti fu il primo acquisto del mercato, prelevato dalla Roma per oltre 4 milioni di euro.
L’esperimento fallito a Como
Eppure, nonostante la fiducia iniziale, l’esperimento durò appena tre partite: contro Juventus, Cagliari e Udinese. In quei 270 minuti la coppia non funzionò come sperato, anche perché nel frattempo esplose il talento di Nico Paz, subito incompatibile con il 4-2-2-2. Da lì la svolta tattica di Fabregas, con il passaggio al 4-2-3-1 e una punta relegata in panchina, quasi sempre Belotti. Il Gallo lasciò a gennaio, mentre Cutrone rimase a giocarsi il posto con Douvikas. Da quell’Udinese-Como di settembre, le due punte non furono più riproposte insieme.
Oggi rivali in Serie A
Dodici mesi dopo, nessuno dei due veste più la maglia biancoblù. Oggi, invece, si ritrovano da avversari: Belotti pronto a debuttare dal primo minuto col Cagliari, contro un Cutrone che ha già timbrato il cartellino col Parma. Un incrocio che sa di destino e che diventa ancora più intrigante dopo le parole del ds rossoblù: “Volevamo Cutrone, ma il Parma ci ha anticipato. Belotti ci ha convinto con una voglia di rivalsa impressionante”. Appuntamento alle 15 in Sardegna, con il derby degli ex Como che promette scintille.
