Verga, dal Como all’avventura Women: “Due squadre in Serie A sarebbero una magia”

L’ex vicepresidente lariano racconta il suo percorso: i ricordi, le gestioni passate e il nuovo progetto femminile con Mercury 13.

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Da alleato a “rivale”? Non proprio. Stefano Verga, ex vicepresidente e sponsor del Como 1907, oggi guida il Como Women, club di Serie A femminile. Intervistato da La Provincia, ha raccontato la sua nuova avventura e il rapporto con la squadra maschile: “Non li considero concorrenti. Anzi, avere due squadre a Como in A sarebbe bellissimo. Un derby? Sarebbe magia”.

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Dall’addio al Como al nuovo progetto

Il distacco con il Como maschile, dopo l’arrivo della nuova proprietà, ha aperto la strada a una sfida diversa: “Non ho comprato la squadra femminile per ripicca. Era un’opportunità con buon potenziale. Ora sono presidente di rappresentanza, la proprietà è di Mercury 13. Se avessi avuto da subito come interlocutore Suwarso, forse la mia squadra sarebbe stata inglobata nel Como 1907. Con Wise era più complicato”.

Verga rivendica l’identità del progetto: “Abbiamo voluto dare un’impronta nuova, anche con la maglia bianconera. Se un giorno arrivassimo in Europa, sarebbe il cerchio che si chiude”.

Ricordi e vecchie gestioni

C’è spazio anche per il passato, dai primi anni da tifoso al Sinigaglia al ruolo di sponsor durante la gestione Porro: “Periodo bellissimo e difficilissimo, ma emozionante. Con Foresti, Andrissi e Gallo si era creato un grande clima. Ci sentiamo ancora spesso”. Poi l’incredulità davanti alla breve parentesi Essien: “Non ci fu nemmeno il tempo di capire cosa fare, sparì subito”.

Più intensa la fase Felleca-Nicastro-Corda: “Non avevo voce tecnica ma vivevo tutto da vicino. Felleca e Nicastro erano il gatto e la volpe, troppo diversi. La vicenda della fidejussione fu emblematica: uno voleva il ripescaggio a tutti i costi, l’altro preferiva ripartire dalla D. Nicastro guardava lontano e mi disse che con Suwarso avevamo trovato un colpo di fortuna. Corda invece viveva il calcio con tensione estrema, a volte stava male sugli spalti, ma era un grande conoscitore. Non sbagliava una mossa”.

Uno stadio nuovo prima del Como?

Oggi Verga guarda avanti con il Como Women, senza spirito di competizione con i “cugini” biancoblù: “Il nostro stadio a Lazzago potrebbe arrivare prima del loro. Ma solo perché farlo sul lago è più complicato. Nessuna rivalità, ognuno con la sua strada”.

Un racconto che intreccia passato e presente, tra emozioni, ricordi e un futuro che potrebbe portare Como ad avere due squadre nel massimo campionato.

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